Il parametro “Delay at power ON” (ritardo all’accensione) nasce dalla richiesta di clienti che utilizzano sensori per cui è necessario un periodo di pre-riscaldo prima di fornire una misura corretta.
L’esempio più comune è la misura di portata aria a filo caldo, ma ne esistono anche altri.
Negli anni ci siamo resi conto che i nostri clienti lo usavano per ritardare l’accensione delle macchine in modo che alcune partano subito, altre solo dopo un certo tempo (quando in generale le prime sono già a regime) e così via.
Ovviamente l’obbiettivo era quello di ridurre il picco di corrente dovuto all’accensione simultanea di più macchine.

Questa soluzione ovviamente non riduce i consumi energetici, ma consente di ridurre “l’energia impegnata” ed, in qualche caso, poter ridurre il “contratto”, ma più frequentemente evitare il rischio di multe.

In questo modo quindi i nostri clienti creano una specie di “energy management” semplificato basato non su misure, ma su ritardi e, gestendo correttamente la priorità delle macchine, possono utilizzare al meglio l’energia impegnata durante la fase più critica che è (quasi sempre) l’avviamento dell’impianto.

Vediamo un esempio:

Supponiamo che un cliente abbia 4 dispositivi (identici) da accendere.

Se tutti i dispositivi vengono accesi contemporaneamente, la corrente necessaria per portarli tutti a regime sarà la somma.
Questa situazione genera un picco di corrente che potrebbe superare il limite contrattuale con il fornitore di energia.

Se ad ogni dispositivo viene invece assegnato un diverso ritardo all’accensione (OD), il risultato sarà decisamente diverso: la stessa energia è suddivisa nel tempo generando dei picchi di minore intensità.

Impostando i ritardi all’accensione in modo che ogni dispositivo venga attivato solo dopo che il precedente è giunto a regime, si ottiene una maggiore uniformità nei consumi raggiungendo comunque la stessa situazione finale, anche se in un tempo più lungo.

Se avete esigenze diverse, non esitate a contattarci, il servizio tecnico di Ascon Tecnologic sarà felice di aiutarvi.

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I termoregolatori digitali aiutano a regolare temperature (e non solo), eseguendo una Regolazione Automatica.

REGOLAZIONE AUTOMATICA

“Abilità di un sistema di mantenere ad un valore prefissato (set point) una determinata grandezza fisica quando si presentano condizioni di disturbo.”
In effetti il problema sono proprio i disturbi.
Ma cosa sono i “disturbi”? Vediamolo con un esempio.

ESEMPIO: TEMPERATURA DI UNA CASA

Se controllassimo la temperatura di casa nostra aprendo o chiudendo a mano un rubinetto di acqua calda, riusciremmo sicuramente ad ottenere la temperatura desiderata (set point).

Purtroppo la temperatura esterna può variare dal giorno alla notte e da giorno a giorno in modo considerevole (questa variazione è il nostro disturbo) e se vogliamo mantenere costante la temperatura di casa, noi dovremmo modificare la posizione del rubinetto ogni momento.

COSA FA UN REGOLATORE DI TEMPERATURA?

Il termoregolatore fa esattamente questo: modifica automaticamente e continuamente la posizione della “valvola” per rispondere al “disturbo”.

COME FA UN TERMOREGOLATORE DIGITALE A MANTENERE UNA TEMPERATURA COSTANTE?

Ci sono molti modi per farlo, ma i due modi più comuni sono: il controllo ON/OFF e quello PID.

TERMOREGOLATORE CON CONTROLLO ON/OFF

Il controllo ON/OFF è molto semplice: apre tutta la valvola fino a quando la temperatura di casa non raggiunge il set point, a questo punto chiude la valvola.
La temperatura di casa piano piano ricomincerà ad abbassarsi ma appena si riabbassa abbastanza, il controllore riapre la valvola e fa in modo che la temperatura ritorni al valore impostato.

Pregio: semplicità e basso costo dell’attuatore.
Difetto: la temperatura oscillerà sempre, per quanto di poco, intorno al Set point.

TERMOREGOLATORE CON CONTROLLO PID

Il controllo PID invece non apre tutto o chiude tutto, ma regola la valvola cercando la posizione che mantiene stabile la temperatura.
Se la temperatura scende, il termoregolatore aumenta l’apertura della valvola per riportare tutto al valore impostato.

Pregi: maggiore stabilità e capacità di operare con quasi tutti i processi.
Difetti: richiede una fase di messa a punto (sintonizzazione).

LA PROPOSTA ASCON TECNOLOGIC

I termoregolatori digitali o controllori di temperatura di Ascon Tecnologic permettono di selezionare entrambi i metodi di controllo riuscendo quindi ad essere efficaci in diversi ambiti applicativi.
Inoltre, la sintonizzazione dei parametri PID è automatica (Autotuning).

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